AVRIL ET LE MONDE TRUQUE. (Avril Et Le Monde Truquè - 2015)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Christian Desmares, Franck Ekinci
Sceneggiatura di: Franck Ekinci, Benjamin Legrand
Graphic novel di: Jacques Tardi
Prodotto da: Michel Dutheil, Franck Ekinci, Marc Jousset
Produzione: Je Suis Bien Content, StudioCanal, Kaibou Productions, Need Productions, Jouror Distribution, Arte France Cinéma, Radio Télévision Belge Francophone, Proximus, Tchack, Canal+
Animazioni: Je Suis Bien Content, Tchack, Digital Graphics, WAOOH!
Edizione Italiana: N.C.
USCITA ITALIANA: N.C.
Dall'immaginazione di Jacques Tardi viene fuori un ritratto steampunk che pesca a piene mani dalla storia del vecchio continente e lo miscela ad avventura, fantascienza e un pizzico di commedia, con una bella storia alla base. Un progetto premiato al celebre festival di Annecy.
Ambientato agli inizi dello scorso secolo, a cavallo tra le due guerre mondiali, in un tempo alternativo in cui un discendente di Napoleone regna ancora in Francia e l'elettricità e il petrolio non sono mai stati annoverati tra i combustibili, a differenza del carbone per cui alla fine si è finito per disboscare il mondo, in questo periodo essere uno scienziato è molto pericoloso, per cui si rischia di finire a lavorare in luoghi segreti per il governo o svanire nel nulla dietro l'attacco di misteriose forze. Scenziati come i genitori della giovane Avril che, dopo un imboscata della polizia, vengono rapiti e allontanati dalla piccola a cui non rimane che rimboccarsi le mani per sopravvivere in questo pericoloso mondo.
L'opera di Christian Desmares e Franck Ekinci si rivela complessa e avvincente già dai primi minuti. Una storia ben scritta e mai scontata, con un buon numero di personaggi esplorati a fondo e un mondo fatto di carbone e vapore che già da solo vale lo sforzo della produzione. Una produzione che riesce a portare degnamente sullo schermo le atmosfere steampunk tanto dettagliate quanto la letteratura le descrive, con tinte tetre e location e macchine con un disegno molto elaborato. Stile che non è stato invece scelto per le animazioni dei personaggi e degli elementi in movimento, realizzate con classiche tecniche bidimensionali.
Unica pecca che può infatti essere riscontrata in questa produzione ricade proprio per questi elementi, per cui si è deciso di usare uno stile molto grossolano e lontano dallo stile dettagliato utilizzato per fondali e mezzi meccanici. Uno stile bidimensionale con animazioni fluide ma poco curate che cozzano tremendamente con tutto il resto, compresi elementi (principalmente macchine) in computer grafica opportunamente filtrati. Ma passando sopra questo si resta affascinati dalla complessità della storia, adatta ad ogni pubblico, dai più grandi a più piccoli, storia che potrebbe tranquillamente essere alla base di un film in costume con attori in carne ed ossa.
L'opera, realizzata con un budget di circa 12 milioni di euro, è una complessa co-produzione europea, tra Francia e Belgio e l'aiuto di studios Canadesi. Ambientato principalmente a Parigi, si rimane affascinati dalle complicate macchine a vapore e dalla tecnologia dell'epoca, così splendidamente rappresentata, per non parlare delle due torri Eiffel e del loro utilizzo di cui non vi anticipiamo nulla. Un interessante produzione condita da sentimenti legati principalmente alla famiglia e all'amicizia e pochi sprazzi di fantascienza che ben si amalgamano al tutto. Un lungometraggio che ha trionfato al prestigioso festival di Annecy ed uscito al momento solo nei cinema francesi, in attesa che qualche distributore si accorga di quest'opera.
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(Avril Et Le Monde Truquè - 2015)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Christian Desmares, Franck Ekinci
Sceneggiatura di:
Franck Ekinci, Benjamin Legrand
Graphic novel di:
Jacques Tardi
Prodotto da:
Michel Dutheil, Franck Ekinci, Marc Jousset
Produzione:
Je Suis Bien Content, StudioCanal, Kaibou Productions, Need Productions, Jouror Distribution, Arte France Cinéma, Radio Télévision Belge Francophone, Proximus, Tchack, Canal+
Animazioni:
Je Suis Bien Content, Tchack, Digital Graphics, WAOOH!
Edizione Italiana: N.C.
USCITA ITALIANA: N.C.
Dall'immaginazione di Jacques Tardi viene fuori un ritratto steampunk che pesca a piene mani dalla storia del vecchio continente e lo miscela ad avventura, fantascienza e un pizzico di commedia, con una bella storia alla base. Un progetto premiato al celebre festival di Annecy.
Ambientato agli inizi dello scorso secolo, a cavallo tra le due guerre mondiali, in un tempo alternativo in cui un discendente di Napoleone regna ancora in Francia e l'elettricità e il petrolio non sono mai stati annoverati tra i combustibili, a differenza del carbone per cui alla fine si è finito per disboscare il mondo, in questo periodo essere uno scienziato è molto pericoloso, per cui si rischia di finire a lavorare in luoghi segreti per il governo o svanire nel nulla dietro l'attacco di misteriose forze. Scenziati come i genitori della giovane Avril che, dopo un imboscata della polizia, vengono rapiti e allontanati dalla piccola a cui non rimane che rimboccarsi le mani per sopravvivere in questo pericoloso mondo.
L'opera di Christian Desmares e Franck Ekinci si rivela complessa e avvincente già dai primi minuti. Una storia ben scritta e mai scontata, con un buon numero di personaggi esplorati a fondo e un mondo fatto di carbone e vapore che già da solo vale lo sforzo della produzione. Una produzione che riesce a portare degnamente sullo schermo le atmosfere steampunk tanto dettagliate quanto la letteratura le descrive, con tinte tetre e location e macchine con un disegno molto elaborato. Stile che non è stato invece scelto per le animazioni dei personaggi e degli elementi in movimento, realizzate con classiche tecniche bidimensionali.
Unica pecca che può infatti essere riscontrata in questa produzione ricade proprio per questi elementi, per cui si è deciso di usare uno stile molto grossolano e lontano dallo stile dettagliato utilizzato per fondali e mezzi meccanici. Uno stile bidimensionale con animazioni fluide ma poco curate che cozzano tremendamente con tutto il resto, compresi elementi (principalmente macchine) in computer grafica opportunamente filtrati. Ma passando sopra questo si resta affascinati dalla complessità della storia, adatta ad ogni pubblico, dai più grandi a più piccoli, storia che potrebbe tranquillamente essere alla base di un film in costume con attori in carne ed ossa.
L'opera, realizzata con un budget di circa 12 milioni di euro, è una complessa co-produzione europea, tra Francia e Belgio e l'aiuto di studios Canadesi. Ambientato principalmente a Parigi, si rimane affascinati dalle complicate macchine a vapore e dalla tecnologia dell'epoca, così splendidamente rappresentata, per non parlare delle due torri Eiffel e del loro utilizzo di cui non vi anticipiamo nulla. Un interessante produzione condita da sentimenti legati principalmente alla famiglia e all'amicizia e pochi sprazzi di fantascienza che ben si amalgamano al tutto. Un lungometraggio che ha trionfato al prestigioso festival di Annecy ed uscito al momento solo nei cinema francesi, in attesa che qualche distributore si accorga di quest'opera.